Meditare per sviluppare l’AssertiVità Positiva©

Meditare per sviluppare l’AssertiVità Positiva©

 

Quando ho cominciato a meditare sul serio l’ho fatto perché mi veniva richiesto nella scuola che stavo frequentando.

Mi veniva richiesto di farlo ogni giorno, due volte al giorno.

Farlo mi ha fatto capire quali meravigliosi benefici mi portava questa attività e mi ha dato nuove prospettive per molti aspetti della mia vita. Mi portava beneficio anche solo l’impegno che mi ero presa con me stessa, l’alzarmi presto, anche quando non ne avevo voglia. Il solo decidere di meditare con costanza era già di per sé ricco di benefici, poi aggiungendo anche i benefici che la meditazione ha, questi sono i miei perché:

  • sviluppare la costanza
  • sviluppare una routine
  • avere un compito da svolgere per il mio benessere
  • sviluppare la calma e la serenità
  • controllare la rabbia e il nervosismo
  • staccare con la mente, smettere di rimuginare di continuo
  • prendermi un momento solo per me
  • diventare più consapevole
  • migliorare le relazioni con le altre persone
  • trovare uno spazio personale dove sentirmi a casa
  • avere un momento di gioia profonda
  • fermarmi invece di correre di continuo
  • cominciare la giornata lentamente
  • provare piacere dal voler fare “per forza” qualcosa.

Tutti questi benefici sono anche alcune delle attitudini della persona assertiva. Secondo quella che io ho definito essere l’AssertiVità Positiva©.

Un’azione così semplice, all’apparenza statica, quasi un non agire che non sembra minimamente collegata alle azioni, al fare, al realizzare.

Eppure è strabiliante quanto meditare possa aiutare a diventare assertivi.

Di un altro strumento che aiuta a sviluppare l’AssertiVità Positiva© ne ho parlato qui.

Se ti interessa cimentarti in questa pratica “nuova” per te o se già mediti e vuoi praticare con me, ci troviamo online due volte al mese, per meditare insieme e sviluppare l’AssertiVità Positiva©. È uno spazio che offro gratuitamente a chi mi segue.

Per partecipare iscriviti qui.

Se vuoi una meditazione/visualizzazione guidata creata apposta per te puoi prenotare Carezza e, per capire se può fare al caso tuo, c’è anche Carezza – la challenge, un mini percorso gratuito.

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Il Perdono come strumento per l’AssertiVità Positiva©

Il Perdono come strumento per l’AssertiVità Positiva©

 

Quando si parla di perdono viene subito in mente l’aspetto religioso del termine. Ok, sì, è vero che il concetto del perdono è peculiare del cattolicesimo (che poi anche di altre religioni), ma la pratica del perdono è una pratica laica. Ci sono delle evidenze di popolazioni che ne facevano uso più di 4000 anni fa.

Allora facciamo un po’ di chiarezza e cerchiamo di capire cos’è, cosa non è e perché è utile per sviluppare l’AssertiVità Positiva©.

 

Cosa non è il perdono:

  • non è dimenticare, anzi è ricordare ma con nuovi strumenti, liberando il ricordo dalla sofferenza;
  • non è condonare ma è liberare dalla sofferenza i vissuti;
  • non è non reagire ma agire liberi dall’odio e dal risentimento, agire liberi;
  • non è un atto di superiorità e neanche di sottomissione;
  • non è una debolezza ma un atto di coraggio.

 

Quindi cos’è il perdono?

È un processo che ci permette di liberarci dalla sofferenza, di guarire dalle ferite attuali e antiche e ci permette di realizzarci per gli esseri meravigliosi che siamo.

È il saper donare tutto ciò che viviamo, donare tutto noi stesse, alla ricerca di ricomporre quella frattura percettiva e riportarci allo stato di unione.

È uno strumento di crescita personale e spirituale che influenza tutti i campi della nostra vita e porta benefici ad ogni nostro livello.

 

Certo, non è facile ma è possibile.

L’altro in questo processo non deve neanche essere presente (pensa ad un ex o a un genitore che non c’è più). Infatti il processo del perdono è una questione personale, tra te e te.

Come dice il Buddha:

“Non perdonare per gli altri ma per la tua pace”

 

Quindi perché perdonare?

  • Per liberarci dalla sofferenza, quella che ci tiene legati a quel ricordo e ci continua a fare male.
  • Per lasciar andare i sentimenti e le emozioni che ci fanno vibrare a basse energie.
  • Per renderci più consapevoli di chi siamo, di quali emozioni proviamo e di quale realtà stiamo creando.
  • Per imparare a gestire meglio il conflitto e le emozioni.
  • Per dare un nuovo significato al passato.
  • Per donare e per donarci.

Questo ci rende più assertive, ci permette di crescere e di evolvere e di vivere una vita più consapevole e piena.

 

In che modo quindi il perdono ci aiuta a sviluppare l’AssertiVità Positiva©?

Nello sviluppo di un’AssertiVità interiore ci rende più consapevoli delle nostre emozioni, dei nostri blocchi e delle strategie vincenti o sabotanti che mettiamo in atto nella costruzione della nostre realtà.

Ci rende responsabili della nostra completa esistenza e quindi creatori nella nostra realtà.

E poi ci dà gli strumenti per elaborare ed evolvere.

Nello sviluppo delle relazioni assertive (e quindi basate sull’accoglienza e sul reciproco rispetto) ci rende più tolleranti, accoglienti e non reattive, meno passive, meno aggressive e meno manipolative, quindi più assertive.

Ci permette di instaurare delle relazioni autentiche, profonde e scevre da ogni logica di necessità, bisogno o manipolazione.

Ci aiuta a comprendere meglio le relazioni che instauriamo, a comprendere cosa ci fa sentire in un determinato modo, perché reagiamo in certe situazioni, da dove nasce il nostro bisogno di confronto. Quindi contribuisce a migliorare la gestione delle nostre emozioni e dei conflitti.

Nello sviluppare l’AssertiVità nel business rende più responsabili e proattivi, ci rende più consapevoli del potere e della forza che abbiamo nel determinare il nostro futuro, nel realizzare i nostri progetti e nel risollevarci dopo ogni caduta. Ci aiuta a ripulirci dai blocchi, dalle convinzioni limitanti, dalle limitazioni che ci poniamo da sole e questo ci permette di manifestarci e di realizzarci completamente.


Se vuoi liberarti dalle zavorre che appesantiscono la tua serenità e la tua vita, se vuoi lavorare con il perdono, contattami per avere le info del lavoro che sto facendo su di me e sulle mie Clienti come Life Designer (facilitatrice del perdono).

O prenota Armonia, l’incontro gratuito per capire se questa cosa fa per te.



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Lamentela VS gratitudine

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Che la lamentela faccia male al nostro cervello ormai è provato scientificamente. E questo vale sia che siamo noi a lamentarci, sia che siano le persone che ci circondano. Bastano 30’ al giorno e muoiono un numero di neuroni che fatichiamo a ricreare. Poi hai voglia a fare cose nuove nella vita per cercare di ricreare nuovi neuroni (vedi questo articolo). (altro…)

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