Quando si parla di perdono viene subito in mente l’aspetto religioso del termine. Ok, sì, è vero che il concetto del perdono è peculiare del cattolicesimo (che poi anche di altre religioni), ma la pratica del perdono è una pratica laica. Ci sono delle evidenze di popolazioni che ne facevano uso più di 4000 anni fa.
Allora facciamo un po’ di chiarezza e cerchiamo di capire cos’è, cosa non è e perché è utile per sviluppare l’AssertiVità Positiva©.
Cosa non è il perdono:
- non è dimenticare, anzi è ricordare ma con nuovi strumenti, liberando il ricordo dalla sofferenza;
- non è condonare ma è liberare dalla sofferenza i vissuti;
- non è non reagire ma agire liberi dall’odio e dal risentimento, agire liberi;
- non è un atto di superiorità e neanche di sottomissione;
- non è una debolezza ma un atto di coraggio.
Quindi cos’è il perdono?
È un processo che ci permette di liberarci dalla sofferenza, di guarire dalle ferite attuali e antiche e ci permette di realizzarci per gli esseri meravigliosi che siamo.
È il saper donare tutto ciò che viviamo, donare tutto noi stesse, alla ricerca di ricomporre quella frattura percettiva e riportarci allo stato di unione.
È uno strumento di crescita personale e spirituale che influenza tutti i campi della nostra vita e porta benefici ad ogni nostro livello.
Certo, non è facile ma è possibile.
L’altro in questo processo non deve neanche essere presente (pensa ad un ex o a un genitore che non c’è più). Infatti il processo del perdono è una questione personale, tra te e te.
Come dice il Buddha:
“Non perdonare per gli altri ma per la tua pace”
Quindi perché perdonare?
- Per liberarci dalla sofferenza, quella che ci tiene legati a quel ricordo e ci continua a fare male.
- Per lasciar andare i sentimenti e le emozioni che ci fanno vibrare a basse energie.
- Per renderci più consapevoli di chi siamo, di quali emozioni proviamo e di quale realtà stiamo creando.
- Per imparare a gestire meglio il conflitto e le emozioni.
- Per dare un nuovo significato al passato.
- Per donare e per donarci.
Questo ci rende più assertive, ci permette di crescere e di evolvere e di vivere una vita più consapevole e piena.
In che modo quindi il perdono ci aiuta a sviluppare l’AssertiVità Positiva©?
Nello sviluppo di un’AssertiVità interiore ci rende più consapevoli delle nostre emozioni, dei nostri blocchi e delle strategie vincenti o sabotanti che mettiamo in atto nella costruzione della nostre realtà.
Ci rende responsabili della nostra completa esistenza e quindi creatori nella nostra realtà.
E poi ci dà gli strumenti per elaborare ed evolvere.
Nello sviluppo delle relazioni assertive (e quindi basate sull’accoglienza e sul reciproco rispetto) ci rende più tolleranti, accoglienti e non reattive, meno passive, meno aggressive e meno manipolative, quindi più assertive.
Ci permette di instaurare delle relazioni autentiche, profonde e scevre da ogni logica di necessità, bisogno o manipolazione.
Ci aiuta a comprendere meglio le relazioni che instauriamo, a comprendere cosa ci fa sentire in un determinato modo, perché reagiamo in certe situazioni, da dove nasce il nostro bisogno di confronto. Quindi contribuisce a migliorare la gestione delle nostre emozioni e dei conflitti.
Nello sviluppare l’AssertiVità nel business rende più responsabili e proattivi, ci rende più consapevoli del potere e della forza che abbiamo nel determinare il nostro futuro, nel realizzare i nostri progetti e nel risollevarci dopo ogni caduta. Ci aiuta a ripulirci dai blocchi, dalle convinzioni limitanti, dalle limitazioni che ci poniamo da sole e questo ci permette di manifestarci e di realizzarci completamente.
Se vuoi liberarti dalle zavorre che appesantiscono la tua serenità e la tua vita, se vuoi lavorare con il perdono, contattami per avere le info del lavoro che sto facendo su di me e sulle mie Clienti come Life Designer (facilitatrice del perdono).
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