Meditazione guidata e visualizzazione creativa

da | 11 Nov 2020 | Abitudini, Sviluppo personale

Quante volte ti sarà capitato di meditare o di visualizzare ma… sono la stessa cosa?

No, anzi, hanno funzioni e pratiche diverse, anche se possono alle volte portare a benefici simili.

La meditazione è una pratica in cui, tramite la respirazione e il rilassamento, dopo una fase di ripetizione del mantra, si resta in uno stato di silenzio e di ascolto. O anche in una fase di contemplazione interiore.

La meditazione ci porta dunque a riconoscere, celebrare e risvegliare il miracolo della vita in noi, percependolo nella sua essenza originale.
Daniel Lumera

Per capire cos’è la visualizzazione e come fare per visualizzare vai a leggere questo articolo. Si tratta comunque di una pratica che ti permette di guidare la mente inducendola a pensare a certe cose specifiche con diversi obiettivi di crescita e di miglioramento spiegati nell’articolo indicato.

Una delle differenze tra le due pratiche è che nella meditazione l’intenzione è essere, semplicemente, si cerca di vivere il qui e ora, il momento presente, eliminando immagini, dialogo interno, pensieri sfuggenti, chiacchiericcio mentale, ricordi, pensieri sul futuro, ecc. e mettere in sospeso le emozioni che proviamo: in definitiva si cerca di quietare la mente in un silenzio interiore.

Meditare è uno stato di coscienza, senza pensieri, senza immagini, senza giudizi, c’è la sola consapevolezza di essere.

Nella visualizzazione invece accade l’opposto: si indirizza la mente a pensare a qualcosa (cosa dipende dall’obiettivo della visualizzazione come puoi leggere in qui), a percepire con tutti i sensi e a provare emozioni. Magari anche a lavorare su quello che emerge per cambiarlo. Ad esempio si può lavorare sul gesto atletico di uno sportivo per perfezionarlo, oppure si può immaginare un evento passato per dargli un nuovo significato meno doloroso, oppure si può immaginare il futuro per prepararsi ad un incontro che ci mette ansia per sentirci più sicure, ecc.

La meditazione guidata è una via di mezzo: cerca di ottenere gli stessi obiettivi della meditazione ma è un passo prima, con una voce guida che dà alcune indicazioni lasciando dei momenti di silenzio per stare in quello spazio, in quel tempo, in quello stato indicato da chi sta conducendo. Si guida la mente, si provano emozioni e si lascia anche lo spazio al silenzio interiore. I tempi e gli spazi dipendono da come la meditazione viene costruita da chi conduce.

Se non hai pratica con la meditazione ti consiglio di cominciare con le meditazioni guidate, magari seguendo un audio o praticando con una facilitatrice o un facilitatore. Poi, man mano che prendi la mano impari a meditare senza musiche di sottofondo, senza voci che ti accompagnano, e pian pianino impari a meditare anche con del rumore esterno.

Per quanto riguarda invece le visualizzazioni creative puoi creartele da sola e praticare in totale autonomia anche se il mio consiglio è quello di seguire degli audio o una voce guida perché, essendo una pratica che induce la mente a pensare delle cose specifiche, se fai da sola c’è la mente che guida e la stessa mente deve essere guidata, cosa non molto facile. O meglio, dal punto di vista pratico ti risulterà facile ma, soprattutto se la visualizzazione serve per cambiare qualcosa, la mente potrebbe boicottare e seguire delle indicazioni senza ottenere un reale risultato. Stessa cosa vale se ascoltiamo sempre lo stesso audio: la mente si abitua alla voce e va in automatico, perdendo di fatto il potere induttivo e trasformativo.

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Io adoro sia la meditazione, sia la meditazione guidata, sia le visualizzazioni, in quanto strumenti meravigliosi di crescita e sviluppo personale. Per questo ho creato degli incontri gratuiti per praticare delle visualizzazioni creative e delle meditazioni guidate.

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