Lavorare da casa non è sempre semplice come chi non è abituato a farlo pensa. Certo, possiamo sempre prendere lo smartphone e scrollare le notifiche dei social per un’oretta che tanto nessuno ci controlla ma… a che pro?
Chi è abituato a lavorare da casa, soprattutto se lavora in proprio, lo sa che se non lavora ora dovrà recuperare poi, spesso in orari meno simpatici. Per esempio se devo passare la mattinata per uffici so che dovrò recuperare la sera dopo cena se avevo programmato di finire quel progetto entro oggi.
Lavorare da casa se non sei abituata comporta una rivisitazione del classico modo di lavorare sia perché gli spazi sono diversi da quelli dell’ufficio (qui ti parlo di come organizzare al meglio una postazione di lavoro a casa), sia perché devi imparare a gestire i tempi in modo diverso, sia perché hai molte più distrazioni e devi quindi coltivare rigore e disciplina, sia perché magari condividi lo spazio con altre persone e quindi devi negoziare e fissare regole di convivenza.
Per strutturare al meglio i tempi di lavoro e di vita privata puoi però seguire alcune semplici regole che ti possono rendere più facile essere efficace.
- Non contare le ore di lavoro ma lavora per obiettivi. Tieni bene a mente gli obiettivi che devi raggiungere e scorpora il tuo obiettivo in micro obiettivi con azioni e tempi di realizzazione più piccoli.
- Impara a programmare le tue giornate. Per questo prima di tutto tieni conto del tempo che ci metti per svolgere le diverse attività, poi inserisci nel tuo planning gli obiettivi con le loro diverse azioni da svolgere. Questo ti permetterà di inserire nelle giornate solo attività che sai di riuscire a svolgere per evitare di ritrovarti a lavorare fino a tardi (o fare gli straordinari se sei dipendente). Ricorda che devi tener conto sia delle attività che dipendono da te e di cui quindi sai calcolare il tempo di esecuzione, sia del tempo che non dipende da te (gestione dei lavori di altri, customer care, telefonate, ecc.).
- Tieni conto degli imprevisti. Che devono essere sempre un minimo del 20% di cose che possono succedere, dalla corrente che salta al mal di pancia improvviso, dalla lavatrice che si rompe e allaga casa all’aggiornamento del PC che ti blocca per un’ora.
- No al multitasking. Non solo non ti aiuta ma rischi di fare male due cose insieme allungando i tempi e il nervosismo. Qui trovi un articolo che ti spiega quanto è importante fare una cosa alla volta.
- Usa il batching e la tecnica del pomodoro. Cerca di raggruppare tutte le cose simili da fare nello stesso momento, perderai meno tempo passando da un tipo di attività all’altra (vedi l’articolo proposto al punto precedente). Per esempio io dedico una giornata della settimana alla creazione di contenuti, mezza giornata tutta a scattare foto per i diversi social, una giornata per preparare le consulenze, ecc. Puoi organizzare il batching per blocchi di tempo variabile (2-3-4-5 ore) con alcune pause in mezzo. Per sfruttare il potere della tua concentrazione puoi usare la tecnica del pomodoro, anche riadattata alla tua realtà. Prevede di lavorare alacremente senza nessuna (e dico proprio nessuna) distrazione per 25’ seguita poi da una pausa di 5’. Dopo tre o quattro pomodori fai una pausa più lunga. Io la uso con periodi spesso più lunghi, lavorando per 50’ o più senza fare pause frequenti. Però se vivi con dei bambini piccoli potrebbe esserti utile così da verificare come stanno in quei 5’ di pausa. Qui e qui trovi due video dove ti parlo di questi metodi di gestione del tempo e di molti altri.
- Sii inflessibile sull’orario di lavoro. Fissati un orario di lavoro, anche indicativo (ma se hai fatto una buona programmazione sarà preciso) e quando hai raggiunto l’obiettivo giornaliero stacca. Chiudi tutto e non ci pensare più fino al giorno dopo. Non sempre è facile avendo sempre tutto a disposizione (PC, documenti, ecc.) però tu fai finta di essere uscita dall’ufficio e di non poterci tornare fino al giorno dopo.
- Creati delle nuove routine. Sia per cominciare la giornata lavorativa sia per concluderla creati una routine che con il tempo sarà il tuo segnale di start e di stop. Io ad esempio comincio sempre a lavorare con la mia tazza di caffè/orzo e concludo la giornata lavorativa mettendo della musica. Quelli sono i miei due segnali e la mia mente sa a cosa corrispondono e si predispone per quelle attività.
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