Primavera è arrivata, Pasqua è passata, ci stiamo dirigendo a gran velocità verso l’estate, voglia di libertà e di spogliarci dalle cose, non importa che siano vestiti, pensieri, preoccupazioni, oggetti … meglio con meno, vero?
Questo è il periodo per disfarci delle cose che abbiamo accumulato durante l’inverno, magari semplicemente perché la luce solare illumina di più le nostre stanze e noi notiamo che c’è poca superficie libera perché le nostre stanze sono piene di cose. E tutte quelle cose che abbiamo accumulato, tutti gli oggetti che abbiamo tenuto temendo una guerra nucleare, pensando che ci potrebbero servire in futuro, che è peccato buttare, ecco, tutte quelle cose ingombrano la nostra casa e la nostra mente, il nostro cuore e magari anche il nostro corpo.
Allora avete un sacco di cose sopra i mobili che poi dovete spolverare e perdere un sacco di tempo prezioso per pulirle invece di fare qualcosa di più divertente. Avete gli armadi pieni e metà di quei vestiti non li usate almeno da un paio d’anni, sperando magari di dimagrire. Avete delle riviste che ancora non avete finito di leggere, oppure dei piccoli oggetti che volete regalare ma non trovate mai il tempo o la persona giusta, delle lenzuola che non usate aspettando il momento giusto, che non arriverà mai, o saponi di mille colori e profumi che vi spiace tanto usare perché sono così carini. E in cucina? Attrezzi simili, mille vasetti per la marmellata che tanto non fate, 5 o 6 tipi diversi di pasta o farina (che nel frattempo fanno le farfalline) e padelle come se doveste cucinare per un esercito quando al massimo fate una cena per 6. Per non parlare della confusione sulla scrivania in ufficio, nella vostra auto, nel vostro computer o casella di posta (ma quanti file avete?). Potrei continuare ancora perché tutte le cose che avete accumulato hanno riempito i vostri armadi ed i cassetti e quello che non ci sta lo mettete sotto il letto, sopra gli armadi o i comò in camera, sopra i tavoli in cucina o in salotto, oppure riempite all’inverosimile sgabuzzini, se non prendete addirittura un box per metterci dentro tutto.
Sì perché teniamo certi regali per ricordarci di una persona e magari quel ricordo è triste, o teniamo un vestito sperando di dimagrire e invece non ci prendiamo cura di noi, perché siamo pigri e rimandiamo, perché ci diciamo che non abbiamo tempo e abbiamo di meglio da fare, perché crediamo di riempire un vuoto, con la scusa che quella cosa ci servirà. La confusione in casa parte da noi, dalla nostra mente. Non starò qui a cercare di convincervi che starete meglio, perché lo sapete già ma non volete fare quel passo. Credetemi: ora è arrivato il momento!
Liberarsi delle cose che non servono o non vengono usate più, se non hanno un valore affettivo (e anche qui attenzione), aiuta a farci sentire più liberi, sgomberando la casa ed anche la mente ed il cuore e, se ne avete bisogno, anche a liberarvi di qualche chilo di troppo. So che fa male separarsi dagli altri, non ci piace lasciar andare, ma non è un abbandono, è vitale per noi non caricarci di grandi pesi e portarceli appresso. Cominciate a lasciar andare le cose, ci sarà sicuramente qualcuno che ne avrà più bisogno di voi e voi farete spazio per altre meravigliose cose o lasciate che lo spazio si riempia di idee o emozioni. Infatti queste azioni vanno viste come parte di un processo gratificante da fare consapevolmente! E va ripetuto nel tempo (non fatto solo in primavera) per mantenersi sempre leggeri.
Come scegliere cosa tenere e cosa lasciar andare?
- Una tecnica è quella della scatola: mettete in una scatola tutto quello che vorreste dare via o buttare ma non ve la sentite ancora. Sigillatela bene e lasciatela in un posto fuori dalla vostra portata visiva. Dopo 6 mesi riprendetela e fatela aprire ad un amico, se vi ricordate quello che avete messo là dentro e se vi è mancato o vi è servito allora tenetelo, altrimenti potete lasciarlo andare.
- Altra tecnica è quella del trasloco: pensate a fare un trasloco per cambio casa e cambio vita. Immaginate di fare le scatole con le cose da portare via e domandatevi se mettere o no le cose nelle scatole: voglio veramente pagare un traslocatore per portarmi via queste cose? Mi sono tanto utili e necessarie?
- Potete anche ragionare sulla base delle emozioni, delle sensazioni che gli oggetti vi danno: vi ricordano situazioni piacevoli o spiacevoli? Vi fanno provare sensazioni positive o negative? Vi farebbe tanto male separarvene?
- Per i vestiti spesso le resistenze sono maggiori, perché i vestiti si portano dietro anche la considerazione che abbiamo di noi come persone attraenti, perché ci ricordano una certa situazione, il nostro stato fisico, ecc., quindi potete farvi queste domande: che emozioni mi provoca questo vestito? Se mi stimola sensazioni o ricorda situazioni negative va buttato immediatamente, anche se è carino! Da quanto tempo lo sto tenendo ad occupare spazio in armadio senza metterlo? La moda cambia ma non possiamo mica tenere in armadio vestiti di tutte le epoche sperando che prima o poi tornino di moda, no? Sono ingrassata e non mi entrano più? O state facendo qualcosa per dimagrire, qualcosa di efficace intendo, oppure buttate via tutto, troppi ricordi negativi (“quando ero in forma …”). Quando dimagrirete ne comprerete degli altri.
- Anche le zone della casa ci dicono quali oggetti possono essere più o meno pesanti per la nostra mente: dove trovate più confusione, più oggetti inutili, più cassetti pieni? Partite da lì e domandatevi sempre se vi servono, se vi danno sensazioni positive, se sono super preziosi da doverli tenere.
- Le cose rotte e da aggiustare: da quanto tempo sono messe in disparte? Nel frattempo siete riusciti a vivere senza? Aggiustarle vi porta un valore aggiunto? Ne vale la pena?
- Se avete dei figli aiutateli a fare pulizia con le loro cose, che si abituino presto a fare ordine e a non essere attaccati alle cose. Inoltre i loro giochi potrebbero aiutare altri bimbi o, se sono piccoli e volete stimolare la loro creatività, mettete da parte certi giochi per un periodo, facendoli giocare solo con alcuni e poi cambiate questi giochi con altri tenuti da parte. Sembreranno giochi nuovi e daranno loro nuovi stimoli.
Che fare delle cose che non vogliamo più?
Se sono logore ed inutilizzabili ovviamente buttatele via, cercate il più possibile di differenziare il loro smaltimento, usate i centri di raccolta o i cassonetti di rifiuti differenziati. Altrimenti vi posso consigliare di regalarle agli amici o a qualcuno che ne ha bisogno più di voi. Vendeteli ai mercatini solo se li fate già d’abitudine, altrimenti diventa una perdita di tempo che spesso non vi ripaga della fatica e del tempo impiegato, lo so per esperienza personale, e poi, se non riuscite a venderli, tornare a casa con gli stessi oggetti vi riporta al punto di partenza.
Quando farlo?
Rendiamo questo processo un percorso costante, non buttatevi a capofitto con la voglia di finire come se fosse un lavoro pesante e fastidioso, altrimenti non ne vorrete più sapere (se va bene fino all’anno prossimo) e poi non ci aiuta a liberarci anche mentalmente. Prendetelo come abitudine, settimanale, giornaliera o ogni due giorni, come preferite: dedicate solo 5, 10 o 15 minuti, scegliete una stanza, non importa se quella con più confusione o quella messa meglio, e pulite un cassetto, un ripiano, una scatola, una parte dell’armadio. La volta successiva continuate da lì o cambiate zona, non importa dove o quando, non vi fate bloccare da metodi o convinzioni perfezionistiche tipo “finché non finisco una stanza non passo all’altra”, l’importante è agire, sistemare, mettere a posto, buttare, fare spazio! Poi magari 3 o 4 volte l’anno potete fare un giro più completo ma pensateci ogni giorno a liberarvi dalla confusione.
Quindi non pensate che ormai le vacanze pasquali son passate e sistemerete l’anno prossimo, via che si comincia oggi, con pochi minuti giornalieri (all’inizio vi consiglio così), vedrete che meravigliosi risultati otterrete nel giro di poche settimane. Casa (ufficio, auto, ecc.) più in ordine, mente sgombra, leggerezza e voglia di lanciarvi in nuove attività.
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